14 maggio 2017

Here we go again

Ricominciamo tutto da capo. Di nuovo.
No, non con il blog, ché qui non mi sento di garantire nulla.
Spegni, riaccendi, avvia un defrag. Andrà tutto bene.
Non è comunque il mio primo riavvio.
Cado, mi rialzo. Un po' ammaccata, un po' stropicciata nell'orgoglio, le emozioni più che arruffate, mi rialzo ancora e ancora con quell'aria apologetica e imbarazzata. Il sorriso esagerato di finta nonchalance. Come ogni volta che inciampo, e mi affretto a rassicurare gli astanti ("sto bene! sto bene! fatta nulla!") che è un incidente di nessun conto, che possono tirare dritto con le loro vite senza pensarci una seconda volta.
E quindi si diceva -- mentre attendo che il lungo defrag sia completato, mi metto in modalità sopravvivenza.
[Survival mode: ON]
Quella meravigliosa configurazione in cui sei assorbito dallo sforzo di concentrazione necessario a mettere un piede davanti all'altro e respirare in modo lento, regolare. Una bestiolina che arriva stanca e felice a fine giornata. Che vive esclusivamente di quello che ha intorno momento per momento, e si concentra su un problema per volta.
Intanto gli strappi, pian piano, si cicatrizzano. Basta lasciarli stare, non tirare il tessuto circostante né giocare a far saltar via la crosta.
Niente di nuovo.
Fuori c'è un sole stupendo, ma sarà la pioggia di stanotte a battezzare l'ennesimo, faticoso, desiderato tentativo di rinascita.



14 marzo 2017

Ufficio Complicazioni Affari Semplici

Non ho mai complicato tanto qualcosa di così semplice.
Ma per fortuna esistono ancora persone molto pazienti.
Così mi ritrovo in ufficio,
l'odore di fertilizzante che sale dal giardino,
e io non riesco a smettere di canticchiare
Last night you were in my room
and now my bedsheets smell like you